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La Natura Delle Perle

LA NATURA DELLE PERLE

La perla è stata una tra le prime gemme ad essere stata apprezzata dall'uomo. Non appena estratta dalla conchiglia, infatti, essa è pronta per essere indossata senza subire gli abituali trattamenti di taglio e pulitura necessari per le altre gemme.

A causa della sua origine misteriosa (generate all'interno del corpo di un animale), furono attribuiti ad essa poteri magici da parte delle popolazioni più antiche. Secondo alcuni storici, pare che un tempo le perle venissero ricercate perché si credeva che fornissero a chi le indossava, poteri straordinari, tra cui salute, forza, eterna giovinezza e felicità coniugale. I seguaci di ogni credo religioso, Buddisti, Cristiani, Indù, Ebrei e Musulmani, se ne servirono per ornare le pareti dei templi, delle chiese e delle sinagoghe.

I popoli arabi ed islamici, considerati storicamente i maggiori ammiratori e cultori delle perle, credevano che si trattasse di gocce di rugiada piovute dal cielo. Gli antichi Indù immaginavano le perle come stille di brina scese dal cielo durante la notte e raccolte dalle ostriche con le conchiglie aperte. Alcuni abitanti del Medio Oriente, infine, pensavano che si trattasse di lacrime divine; erano convinti che, durante le calde giornate estive, i molluschi marini salissero in superficie e si lasciassero cullare dalle onde con le conchiglie aperte per assorbire la luce solare e per raccogliere le sacre lacrime. Così, i caldi raggi di luce e le lacrime salate si sarebbero combinati per dare origine, una volta che l'ostrica fosse ridiscesa sul fondale oceanico, ad una bellissima perla.

Come sappiamo, le perle non piovono dal cielo, tuttavia, nonostante la consapevolezza scientifica della loro origine, esse sono tuttora considerate un evento quasi miracoloso. 

Simbolo di eterno prestigio, la perla è servita per finanziare spedizioni armate, come rimedio medicinale e come musa ispiratrice per gli innamorati di tutto il mondo. Durante il regno di Cesare Ottaviano Augusto, primo imperatore romano (27 a.C. - 14 d.C.), la bramosia del popolo romano nei confronti delle perle portò allo sviluppo di una classe di mercanti con la specializzazione nella commercializzazione esclusiva delle perle e di una classe di artigiani intenti a progettare e creare gioielli con perle.

Dalla caduta dell'Impero Romano avvenuta nel V secolo d.C. fino all'espansione Europea ed alla spinta verso l'Occidente nel XVI secolo, la smania per l'uso ed il possesso delle perle non subì il minimo rallentamento. I sovrani, infatti, pretendevano un numero sempre maggiore di perle per ornare le loro regge, i loro lobi, il collo, le dita ed i polsi. Successivamente anche gli appartenenti alle classi sociali più elevate si appassionarono a queste gemme ed iniziarono anche loro ad acquistarle e ad indossarlein ogni occasione. Questa frenesia portò Francia, Inghilterra, Germania ed Italia ad emanare leggi per frenare quest'eccessiva stravaganza: tra queste ricordiamo la risoluzione veneziana del 1599 che dichiarava:

"L'uso delle perle è oramai così sfrenato ed il loro prezzo è divenuto così eccessivo, e continua ad aumentare di giorno in giorno che se non si provvederà ad apporre rimedio porterà fratture, disordini e notevoli disagi al benessere sia pubblico che privato." 

Questa risoluzione delineava un piano che avrebbe impedito alle donne sposate da meno di 15 anni di indossare perle in pubblico al fine di limitare gli eccessi del lusso (leggi suntuarie). Nonostante questo, la smania delle perle continuò senza freni fino alla fine del XVIII secolo, dove il reperimento di perle naturali risultava decisamente difficile; l'incessante richiesta ha portato, infatti, all'esaurimento dei maggiori banchi perliferi situati lungo le coste dello Sri Lanka, delle Americhe, nel Mar Rosso e nel Golfo Persico. 

COLORI DELLE PERLE NELLA MITOLOGIA

I colori delle perle sono anche stati associati a certe qualità: il colore nero o oro con la ricchezza, blu con amore e il rosa con successo.

LE PERLE COME REGALO DI MATRIMONIO

Di buona o cattiva sorte
Infine, grazie al legame delle perle con nozioni di purezza e dolcezza, fin dai tempi antichi, erano un ottimo dono di nozze. Secondo l'antica tradizione indù, è comune l'uso delle perle nei matrimoni come simbolo di purezza.
Nei matrimoni in Occidente, le perle sono anche comuni. Ma in molti paesi occidentali, è considerato di cattivo auspicio che la sposa indossi le perle il giorno delle nozze, perché rappresentano le lacrime e la tristezza nella futura vita coniugale.
Tuttavia, la perla, per la sua stessa natura, si addice perfettamente all'abbigliamento di una sposa: bianca, discreta, elegante e con un tocco romantico. In poche parole… Il gioiello perfetto!

DEFINIZIONE DI PERLA COLTIVATA


Una perla di coltura è una perla cresciuta sotto l'influenza dell'intervento umano

INFORMAZIONI SULLE PERLE COLTIVATE


Una perla si forma quando un piccolo irritante o parassita penetra e alloggia nel tessuto del mantello di un mollusco. In risposta, una sostanza chiamata madreperla è secreta, e la creazione di una perla ha inizio. Madreperla è una combinazione di sostanze cristalline e organiche. La madreperla si accumula a strati, circondando il corpo estraneo per proteggere il mollusco, e dopo pochi anni, questo accumulo di madreperla forma una perla.

PERLE NATURALI A CONFRONTO CON LE PERLE COLTIVATE


Le perle naturali, sono perle che devono la loro formazione al caso. Le perle coltivate hanno ricevuto un aiuto dall'uomo per innescare la loro formazione. Oggi, quasi tutte le perle sono coltivate. Con l'inserimento di un corpo estraneo in un mollusco, gli allevatori perliferi possono indurre la creazione di una perla. Da lì, avviene lo stesso processo di creazione di perle naturali. La differenza è che in questo caso, assistiamo ad un incentivo è intenzionale. 
Le perle coltivate si distinguono dalle perle naturali attraverso l'uso di raggi X, che rivelano la parte interna della perla.

LA NASCITA DELLE PERLE COLTIVATE

Le moderne perle coltivate sono il risultato di scoperte fatte tra il tardo 19 ° secolo e l'inizio del 20 ° secolo, da ricercatori giapponesi Tatsuhei Mise, TokishiNishikawa, e il figlio di un pastaio, KokichiMikimoto. Anche se alcune culture erano state per lungo tempo in grado di stimolare artificialmente i molluschi d'acqua dolce nella produzione di una perla, le perle prodotte in questo modo sono state generalmente Mabe emisferiche, piuttosto che complete perle rotonde.

PRODUZIONE DELLE PERLE ROTONDE

Mentre nella fase iniziale della sua carriera Mikimoto si è concentrato sulla produzione di Mabe, ha infine realizzato la tecnica per produrre una perla rotonda con una metodo che coinvolge il tessuto e l'inserimento biglia di madreperla nella gonade di un mollusco Akoya. Brevettò questa tecnica nel 1916.

NASCITA DELL'INDUSTRIA DELLA PERLA COLTIVATA


Questo ha rivoluzionato l'industria della perla perché ha permesso l'affidabilità del processo di coltura, la coltivazione di un gran numero di perle rotonde e di qualità. L'industria perle coltivate masque così. Mentre le perle naturali presentano forme, dimensioni e qualità molto diverse; risultano molto difficili da trovare. Le perle coltivate da questo momento sono "rotonde" fin dall'inizio. Di alta qualità, le perle rotonde possono ora essere prodotte a milioni; rendendole disponibili e accessibili a tutti.

L'ATTUALE INDUSTRIA DELLA PERLA COLTIVATA

Lo sviluppo del settore industriale della perla coltura deve molto al caso, ai rischi, e alle congetture. Questi elementi le hanno permesso di diventare stabile e prevedibile, favorendo una rapida crescita nel corso degli ultimi 100 anni. Oggi, l'industria perle coltivate ha sostanzialmente sostituito l'industria perla naturale con la produzione di perle di acqua dolce, perle dei Mari del Sud, perle di Tahiti, e le famose perle Akoya di Mikimoto.
La premessa è che le perle vere possono essere naturali (estratte dalle ostriche in cui si sono prodotte naturalmente) oppure coltivate (la cui produzione è indotta in ostriche di allevamento). Fra le 2 tipologie possono esserci differenze di colore, madreperla, lucentezza e forma. Ricordatevi, però, che le perle naturali sono rare e naturalmente sono molto più costose delle perle coltivate!
Partiamo, quindi, dal presupposto che la maggior parte delle perle che trovate in commercio sono coltivate e vanno tenute ben distinte dalle perle false, cioè da quelle palline in plastica, vetro o porcellana e ricoperte con sostanze madreperlacee di origine animale o colorate con vernici opalescenti dall’effetto “perlato”. Le perle false sono usate molto in bigiotteria e il loro valore, inutile dirlo, è irrilevante.

Come riconoscere le perle vere

Metodo 1

Riconoscere una perla con i denti

Uno dei metodi più famosi per riconoscere le perle vere è quello di strofinarle delicatamente sui denti: se si percepisce qualcosa di rugoso e granuloso è più probabile che la perla sia vera, mentre se scorre liscia sui denti potrebbe essere una perla di vetro o plastica, quindi falsa.

Ricordatevi, però, che i denti devono essere puliti per non macchiare le perle, di usare gli incisivi, di non masticare le perle né di premere sui denti.

Metodo 2

Fare attrito tra perle

Come ho già detto nella mia guida sulle perle, la perla vera è ricoperta al suo esterno di madreperla prodotta dai molluschi, che le dona brillantezza e lucidità. Gli strati esterni di madreperla determinano alcune piccole imperfezioni che impediscono alle perle di scorrere in maniera fluida. 
Per riconoscere una perla vera potete sfregare tra loro due perle e se avvertite un piccolo attrito tra di loro vuol dire che è più probabile siano vere. Se non c’è alcun attrito e sono completamente lisce sono perle false, che di solito sono rifinite con una copertura liscia e si muovono l’una sull’altra senza problemi.
Attenzione a strofinare senza troppa energia per evitare di rovinare la madreperla che potrebbe staccarsi dalla vostra perla (vera) sotto forma di polvere bianca. 

Metodo 3

Le imperfezioni delle perle

Per riconoscere una perla vera dovete sempre ricordarvi che le perle sono elementi naturali e in quanto tali non possono essere perfette.
E’ normale, quindi, che abbiano piccoli difetti o una forma irregolare, questo non vuol dire che non esistano perle vere sferiche ma sono davvero molto rare e costose!
Le perle false, invece, non hanno imperfezioni, sono tutte perfette, uguali, esattamente sferiche e molto lisce.

Metodo 4

L’esame del foro

Le perle vengono solitamente forate per realizzare gioielli e le perle vere non sono completamente piatte dove si fa il foro.
Una perla vera ha uno strato esterno di madreperla ben definito, mentre quelle false non ce l’hanno o hanno solo un sottile rivestimento. Questo comporta che nelle perle false la verniciatura artificiale si usura attorno ai fori e si possono vedere il vetro o la plastica sottostanti la patina. 

Metodo 5

Colori e peso delle perle

Le perle vere possono avere colori diversi e in ogni caso le tonalità possono essere diverse sulla superficie della perla.
Se vedete una perla che, invece, ha gli stessi colori in qualunque suo punto è più probabile che sia una perla falsa.
Se avete una perla vera e una falsa in mano vi renderete conto che hanno 2 pesi diversi: tendenzialmente le perle vere sono piuttosto pesanti rispetto alle loro dimensioni mentre le perle false di solito sono leggere, soprattutto quando sono di plastica.

Cose da non fare con le perle  

Si tratta di operazioni che richiedono cognizioni tecniche (che neanche alcuni operatori del settore a volte hanno!), come per esempio l’analisi della superficie della perla con il microscopio, ai raggi X o con una lente di ingrandimento da gioielliere. In altri casi si tratta di operazioni anche un po’ pericolose, come il test della “bruciatura” da fare con perla sulla fiamma del fuoco. Mondeux! 
Coco Chanel diceva che Una donna ha bisogno di fili e fili di perle ed, però aggiungerei che devono essere rigorosamente perle vere!!! 
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